fight club di David Fincher

                                                                                  BOTTE DA ORBI

                                                                   voto: **  e mezzo         (USA-1999)

fightJack (Norton) è un giovane e ordinario impiegato che vive una crisi esistenziale dura e soffocante. Dapprima l’ insonnia e poi un claustrofobico dolore psichico gli creano molti problemi nel lavoro e nella vita di tutti i giorni. L’ unica  consolazione è rappresentata dai gruppi di assistenza per malati terminali che lui frequenta assiduamente, riuscendo a stare meglio poiché accettato da persone che davvero sono prossime alla fine. Una sorta di grande famiglia in cui lui sguazza come un pesce nel mare. La vita dello stravagante uomo cambia quando conosce Tyler Durden (Pitt), una sorta di guru, super palestrato che lo indirizza ad una nuova visione della vita molto più cinica e individualista, grazie a cui entrerà nel famigerato “Fight Club” una sorta di confraternita che come obbiettivo ha la violenza consensuale, esercitata in pestaggi clandestini e che, successivamente, sfocerà nell’ organizzazione di una milizia terroristica contro la società.

La storia, tratta dal romanzo di Chuck Palahniuk è geniale e particolarmente originale. E ciò potrebbe trarre lo spettatore in errore, considerando il film di alto livello, essendo la storia davvero appassionante. Tuttavia il film, a mio parere, appare alla fine confuso e non rispetta le tematiche prefissate inizialmente, non riuscendo a rispondere ad esse in modo chiaro  e articolato. Eccezionale e visionario è l’ inizio, da cui emergono potenziale riflessioni anche di alto livello , ma deludente con il passare dei minuti, poiché incapace di focalizzarsi a pieno sui problemi evocati. Problemi che iniziano dalla crisi esistenziale del classico americano medio e si allargano alla società di massa.

Il cinismo e la violenza sono descritti dal regista in modo crudo e autentico; gli attori collezionano buone performance ma la sceneggiatura non è curata alla perfezione e delude nel finale. Un peccato se si pensa ai presupposti su cui poggiava tutto il film, cioè su concetti anche importanti come quello della scissione personale, crisi maschile e fuga dalla realtà senza dimenticare l’ accennata critica al consumismo e all’ aziendalismo moderno.

E purtroppo nel complesso la pellicola risulta quasi banale e tipicamente hollywodiana.Buone musiche di Dust Brothers e nessun riconoscimento a parte un Empire Awards nel 2000 all’ attrice non protagonista Carter e tutto ciò non stupisce…

 Film che è diventato un cult soprattutto per i giovani che, in molti casi, lo considerano un capolavoro. Io, chiaramente, non sono d’ accordo.

15 pensieri su “fight club di David Fincher

  1. ciao esule,
    comincio col dire che in questo caso non siamo per nulla d’accordo,fight club è uno di quei film che viene visto dal 90% della gente in maniera molto ma molto superficiale(non mi sto riferendo ovviamente a te)solo calci e pugni e niente più ma nello stesso sono presenti una moltitudine di tematiche che vengono argomentate molto bene per svariati tratti del film.(solo in alcuni casi il regista arrovella il tutto malamente)
    ovviamente la storia è geniale (anche se presa da un romanzo) e viene elaborata bene dal regista, la scenografia e la fotografia sono da 7 e
    per quanto riguarda il cast beh……un film con pitt e norton non si vede tutti i giorni.(e un pitt cosi è da 8)
    per concludere fight club non è un capolavoro è semplicemente geniale.
    geniale come: snatch,Arancia meccanica,shining e v per vendetta……..film che il volgo plaude solo per la violenza rappresentata ma dietro c’è dell’altro.
    saluti (hadmatter voglio sapere il tuo parere!!)

    • Sapevo che questa recensione avrebbe provocato parecchie polemiche e, non nascondo che, ciò mi piace.
      Tuttavia, io non ho mai detto che la scenegiatura non sia geniale o innovativa ma mi riferisco proprio a quelle tematiche che anche tu hai citato.
      Non ci sono coclusioni, non ci sono riflesioni compiute. Ci sono solo presupposti importanti a cui non viene data compitezza. E questo è un peccato perchè il film aveva buonissime possibilità , possibilità che vengono deluse clamorosamente, trasformando, come ho già detto, la pellicola in poco più che un talk show un po’ esagitato.

      • CIAO ESULE,
        il mio punto di vista è che le tematiche trattate in un primo momento a parole vengono poi concluse nel film con spezzoni geniali ed inaspettati es: la tematica della doppia personalità viene trattata per tutto il corso del film e si conclude con norton che ammazza pitt sparandosi in bocca (non è geniale????), la tematica del consumismo che è il fulcro (con la tematica della doppia personalità) del film viene trattata argomentata e si conclude con la distruzione delle più grandi banche mondiali……definirlo “un talk show un pò esagitato” mi sembra un pò fuori luogo.

  2. Questo film è uno dei tentativi meglio riusciti dell’espressione del disagio e del consumismo della società contemporanea.

    Cito Tyler: ““Le cose che possiedi, alla fine ti possiedono!” siamo abituati a ridere in commedie esilaranti del nostro schiavismo da immagine e shopping.

    Dammi un nome di film della nostra epoca paragonabile per temi e contenuti a Fight Club. (Probabilmente vista la propensione all’animazione mi dirai “UP” ^_^ )

    E’ inutile dilungarsi in filosofie cinematografiche e platonismi da pellicola:
    QUESTO E’ UN VERO CALCIO IN CULO ALLA SOCIETA’ !

    😀

    Saluti
    Had

    • E uno dei tentativi ma è tutto fuorchè ben riuscito. Ed è proprio questo che manca al film.
      Hadmatter, perchè cerchi sempre e continuamente confronti? Un film è un’ opera compiuta e allora perchè necessariamente confrontarla o metterla in paragone? Questo è lo stesso discorso che vale per le valutazioni. Evitiamo di fare confronti sterili. Parliamo di una cosa alla volta.
      “Fight Club” è un tentativo mal riuscito e se questi si possono definire “Calci in culo alla società” la critica e la satira sociale non sono messi benissimo.
      E poi, cosa intendi per epoca? Senza andare troppo indietro nel tempo potrei citarti non solo film ma interi artisti che hanno fatto della critica sociale il loro cavallo di battaglia, collezionando film di livello molto più alto di questo: l’ intera opera di Pasolini e molte pellicole di Kubrick , per esempio. Ma è fin troppo facile il paragone… E ripeto che, a mio parere, non ha molto senso. Ma se vuoi titoli più moderni, posso citarti “Crash” e “Nella valle di Elah” di Haggis e , rimanendo in Italia “Il divo” di Sorrentino.
      Questo per quanto riguarda la critica sociale. E’ indubbio, però, che un film con i medesimi contenuti e temi di “Fight Club” non ci sia ma non perchè sia di livello alto ma perchè ogni pellicola, come ho detto più volte, ha una storia sua ed è unico a suo modo.

  3. Tyler Durden lo indirizza ad una nuova visione della vita molto più cinica e individualista? Sul cinica son daccordo, anche se io avrei messo disincantata, ma idividualista non me lo spiego. Spiega.
    Vorei anche sapere quale interpretazione dai al fight club, qual’è la ragione che spinge il duo alla rissa da strada.

    • ciao ec,
      io non sono l’esule ma volevo darti la mia umile interpretazione del fight club: il fight club non è altro che un pretesto, un luogo d’incontro per un target molto più grande, tayler durden con il fight club vuole creare un vero e proprio esercito per raggiungere poi il suo vero scopo:la distruzione dei principali istituti di credito mondiali.
      grazie had per aver commentato sapevo di trovare appoggio.

    • La sostituzione del termine “disincantata” con “cinica” è insensata e sbagliata. Per quanto riguarda “individualista”, penso che sia indubbio che Durden cerchi di dare un approccio alla vita al suo alterego molto più individuale, di introspezione personale e che solo successivamente questa tendenza si allarghi agli altri, sfociando in questo “Fight Club” che, a mio parere, è il luogo in cui si può dare libero sfogo al proprio istinto più profondo, al proprio ES, allontanandosi dalla sublimazione del mondo moderno. E questo sembra quasi che acquisisca anche un valore terapeutico poichè le persone, frequentandolo , stanno meglio.
      E’ come se fosse un Virus per la Società ed è per questo che deve rimanere segreto. Solo dopo acquisterà dimensioni talmente ampie da riuscire a diventare un corpo terroristico.
      Ma anche questo tentativo tematico, apparentemente buono, nel film non trova finalità concrete, rimanendo un abbozzo di idea.

  4. Hai capito male caro Esule, io proprio non cerco il confronto, il contrario: cerco di far percepire la difficoltà di trattare certi temi. Non è perchè tutti vogliono essere originali che nessuno tratta lo stesso tema, ma perchè spesso non si riesce, e nella sua unicità meriterebbe il massimo riconoscimento una pellicola del genere.

    Se nessuno ci riesce, e Fincher nemmeno, ma almeno ci va vicino, questo va inserito nella valutazione.

    Nella nostra Epoca non intendo mezzo secolo, era un modo alternativo per definire il nuovo millennio (potevo essere frainteso d’accordo). Ovvio che se andiamo a ripescare nell’era dell’oro del cinema si trova sempre di meglio.

    Il confronto però non bisogna negarselo a priori, bisogna invece imparare per ogni genere quali sono i campi che possono essere messi a paragone.

    I campi di un film come ben saprai sono molteplici: musica, fotografia, sceneggiatura, recitazione, regia, costumi, etc..

    anche se di generi diversi io posso paragonare la fotografia di un film d’avventura con la fotografia di un film di guerra, anche se i generi son differenti sarai d’accordo con me che potresti benissimo mettere su una scala dei valori quanto sia “azzeccata” una scelta per uno e una scelta per l’altro.

    Fight Club ha, nel suo ambito e in buona parte, delle scelte più che buone.

    La colonna sonora: ottima
    La fotografia: non potevano sceglierne di migliori
    La Recitazione: nemmeno da mettere in discussione

    dunque, ci sono ottimi lavori che non si può far finta di non vedere, e anche se la sceneggiatura può avere delle pecche, come tutti i migliori film, beh…lasciamole sullo sfondo e facciamo realmente: Una valutazione GLOBALE.

    Saluti
    Had

  5. Premettendo il fatto che io non sono un appassionato di cinema mi è capitato però di vedere questo film e mi è piaciuto! Penso che il regista, dia delle pennellate veloci, degli dettagli, dei frammenti della società contemporanea consumistica, opprimente e le conseguenze che possano portare a un uomo “medio”, Jack, fino a far perdere la coscienza di sè, tanto da avere dolori psichici, tanto da sdoppiarsi in Tyler, il suo lato oscuro, quello inibito dalle convenzioni sociali: il consumismo, l’aziendalismo, come tu dici. Per me non eplicitare questi temi ma, darne uno scorcio fà si che il film sia grande, proprio perchè dà un ottima visione nel suo insieme della società annichilente descritta dal regista. Ritengo quindi che non bisogna vedere questo film ricercando esplificazione dei temi enunciati perchè non c’è; bisogna vedere questo film come l’insieme dei molteplici particolari che si realizzano nella critica sociale.

  6. Sono d accordo in parte , non e ‘ sicuramente un capolavoro ma finalmente dopo anni un film come dici tu hollywoodiano che esprime qualcosa che potrebbe essere considerato intelligente senza cadere nel bunker della noia . …..Norton fantastico e perfetta la scelta di Pitt in quel ruolo , concordo sulle musiche un po meno sulla Carter . Ciao,
    Comuque recensioni stupende , complimenti

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